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Olmi e la Sezione Cinema EdisonVolta


Ermanno Olmi (Bergamo, 1931) iniziò la propria attività di cineasta mentre, appena ventenne, era impiegato presso la società milanese EdisonVolta – per pagarsi gli studi all’Accademia di Arte Drammatica.La qualità dei primi documentari realizzati fu tale da richiamare l’attenzione della direzione dell’impresa; così, quella che era nata come un’attività puramente amatoriale nell’ambito del dopolavoro aziendale si trasformò in una vera e propria Sezione Cinema, che Olmi diresse fino al 1961, realizzando circa una trentina di cortometraggi dedicati a tutti gli aspetti della vita del gruppo elettrico.
La Edison si inseriva in questo modo da protagonista nella più fertile stagione del cinema industriale italiano: tra gli anni cinquanta e sessanta tutte le principali imprese del nostro paese – Montecatini, Fiat, Finsider, Eni…–  realizzarono o fecero realizzare documentari, la cui funzione era quella di presentare i più recenti sviluppi delle proprie attività, ma che erano spesso veri e propri prodotti artistici che gareggiavano in festival appositamente dedicati a questo genere di cortometraggio (inutile dire che i film di Olmi riportarono numerosi riconoscimenti).
L’esperienza alla Sezione Cinema EdisonVolta fu fondamentale per Olmi:nei suoi documentari emergono già numerosi dei temi del regista maturo, come la rappresentazione empatica del lavoro dell’uomo (quasi un’etica “eroica” del lavoro) e l’attenzione per i ritmi distesi della natura.Non a caso il primo lungometraggio di Olmi sarà in perfetta continuità con il suo lavoro di documentarista: il giovane regista debutterà infatti sul grande schermo nel 1959 con Il tempo si è fermato che ha come protagonista il guardiano di una diga di un bacino idroelettrico, una figura che già era stata ritratta nei film realizzati per la Edison.

 
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