Mattia Granata, Fabio Lavista, Coop Lombardia. L’impresa e la responsabilità ereditaria, Milano, Coop Lombardia-Centro per la cultura d’impresa, 2004
Il volume di Mattia Granata e Fabio Lavista, pubblicato in occasione dei primi vent’anni di vita di Coop Lombardia, appare decisamente apprezzabile e di notevole interesse. Innanzitutto perché il grande lavoro compiuto dagli autori sulle fonti (in particolare il registro delle società commerciali, ma poi anche il registro ditte e i fondi depositati presso gli enti cooperativi), ha consentito, non solo di compilare schede anagrafiche molto dettagliate relative a oltre 120 cooperative lombarde, ma anche di ricostruire con estrema precisione il cammino che ha portato alla nascita di Coop Lombardia.
Ciò appare di grande rilevanza proprio considerando la particolare natura delle imprese cooperative, una forma di istituzione economica saldamente inserita nel mercato ma al tempo stesso portatrice di finalità sociali e solidaristiche sedimentate nel tempo e che pertanto possono essere colte correttamente solo nel lungo periodo. Grande merito del lavoro di Granata e Lavista è proprio quello di aver fatto emergere con grande chiarezza la continuità imprenditoriale presente nella vicenda della cooperazione di consumo lombarda, attraverso una ricostruzione analitica del lungo processo di successive fusioni e incorporazioni che ha portato alla creazione di Coop Lombardia.
Esemplare da questo punto di vista è l’ampia tavola sinottica posta al centro del volume che consente di cogliere con immediatezza la ricchezza e l’articolazione delle esperienze locali via via confluite nel solco di Coop Lombardia. E’ infatti grazie a questi apporti plurimi di esperienze e di professionalità, chiaramente individuati e ricostruiti dagli autori, che oggi Coop Lombardia riesce a operare nel mercato mantenendo radici che affondano nel fertile terreno dell’ideale cooperativo.
Inoltre gli autori sono riusciti a restituire con grande chiarezza le logiche e le strategie di questo percorso imprenditoriale in quanto non si sono limitati a far parlare le carte (fatto già di per sé importante perché ha consentito di recuperare la memoria di molte esperienze), ma hanno anche dato voce, con una serie di interviste molto ben calibrate, a diversi protagonisti del mondo cooperativo. In questo modo è emerso vividamente lo sforzo compiuto per individuare una linea operativa in grado di connettere mercato e solidarietà e per elaborare una strategia imprenditoriale adeguata. E che le scelte compiute siano in genere risultate appropriate lo conferma il grande sviluppo di Coop Lombardia, in particolare in quest’ultimo decennio.
Luca Mocarelli