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Presentazione
di Giuseppe Paletta

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L’articolo di Duccio Bigazzi presentato in questo numero dà conto del suo intervento al seminario «Archivi d’impresa; ordinamento e consultazione» organizzato l’8 maggio 1991 a Bergamo dal Centro studi e ricerche Archivio Bergamasco con la Fondazione per la storia economica e sociale di Bergamo.

L’articolo si inseriva in un momento importante dell’elaborazione di Duccio Bigazzi sulle tematiche degli archivi d’impresa: nel 1989 aveva portato a termine con energia il censimento degli archivi d’impresa organizzato dall’Istituto Lombardo di Franco Della Peruta – il primo non realizzato direttamente da una soprintendenza archivistica, anche se in stretta collaborazione con questa – e nel 1991 stava lavorando al Piano di fattibilità per un Centro di Business History, un lavoro quasi sconosciuto predisposto dalla Fondazione Assi per la Camera di commercio di Milano.

L’attenzione alla dimensione internazionale è evidente nell’impostazione dell’articolo: vi si fa riferimento ai tre casi – quello anglosassone, quello tedesco e quello francese – sufficientemente differenziati tra di loro e, al tempo stesso, così coerenti al proprio interno, da poter essere riconosciuti come modelli – una tripartizione confermata anche nell’impostazione del Convegno di Torino del 1994. L’articolo prosegue poi con una sintesi dell’esperienza italiana e si sofferma sul Censimento degli archivi d’impresa appena terminato.

A distanza di quattordici anni dalla data di realizzazione dell’articolo, è interessante osservare come sia variato il panorama degli archivi che vi era tratteggiato. Alcuni di essi oggi hanno perso una propria identità essendo stati assorbiti in altre imprese mentre di altri non esiste viceversa più un riferimento. In altri casi – quello della Mondadori, ad esempio – l’intervento sull’archivio ha portato alla costituzione di vere e proprie istituzioni culturali separate dall’impresa (la Fondazione Mondadori) dalla quale avevano preso le mosse. Altri archivi, anche importanti, vivono una situazione di riflusso parallela alla crisi dell’impresa di cui sono espressione.

Indubbiamente la mutevolezza costituisce un elemento strutturale dell’impresa e già allora, nell’ultimo paragrafo dell’articolo, Bigazzi metteva sull’avviso la comunità scientifica dai maggiori pericoli di dispersione cui gli archivi d’impresa sono naturalmente esposti. Certo, difficilmente avrebbe potuto allora immaginare la vorticosità che l’andamento avrebbe assunto di lì a poco e, soprattutto, il carattere irreversibile di questo incremento. Di qui la necessità che i Censimenti abbiano una funzione di monitoraggio degli archivi d’impresa e possano conservare traccia dei loro percorsi all’interno delle istituzioni economiche.

Un’ultima considerazione al lettore riguarda il tema dei musei d’impresa. Duccio Bigazzi era persona attenta a ogni elemento di novità e mutamento del sistema dei beni culturali presenti nell’impresa. Significativo, ad esempio, fu il tentativo di unificare nella rivista «Archivi e imprese» la varietà espressiva di questi soggetti economici inserendovi anche un inserto sull’archeologia industriale. Eppure, l’articolo qui presentato non fa cenno ai musei d’impresa che nella seconda metà degli anni novanta avrebbero conosciuto notevole diffusione. Alcuni degli archivi qui citati da Bigazzi non vennero mai aperti al pubblico come tali ma inaugurati direttamente come musei.

Questa considerazione ci aiuta a realizzare la velocità con cui queste nuove forme della fruizione della cultura d’impresa si sono imposte ed anche il maggior interesse che il sistema imprenditoriale ha mostrato per essi sin dai primi timidi tentativi di organizzazione.

L’articolo venne consegnato a chi scrive da Duccio Bigazzi nel 1998, al momento in cui egli venne coinvolto dal Centro per la cultura d’impresa nella realizzazione del Censimento descrittivo on-line della Provincia di Milano.

Un ringraziamento particolare va a Gianluca Perondi e Edoardo Borruso grazie ai quali è stato possibile datare l’intervento e metterlo in relazione con la manifestazione di Bergamo nel 1991.


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