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L'Anai e gli archivi economici d'impresa
di Isabella Orefice

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L’ANAI ha dedicato negli anni recenti un costante impegno agli archivi economici e d’impresa. Usiamo questa duplice denominazione perché è stato dal settore degli archivi e degli archivisti di banche e assicurazioni, che è venuta la prima e maggiore partecipazione alla nostra associazione. Queste aziende, molte delle quali conservano importanti archivi storici, costituiscono grandi sistemi omogenei, disciplinati da specifiche normative e organizzati in associazioni di grande rilevanza istituzionale e lo studio della loro storia ha una consolidata tradizione istituzionale. Così i colleghi delle banche hanno portato per primi nell’associazione il contributo della loro matura tradizione di esperienze e studi, stimolandola ad assumere a sua volta iniziative in questi campi, la prima delle quali è stato il grande convegno nazionale sugli archivi delle banche organizzato dall’ANAI a Roma in collaborazione con l’ABI e l’amministrazione archivistica nel 1989 (gli atti furono pubblicati nel 1992 dall’Ufficio centrale per i beni archivistici).

Per il mondo dell’impresa industriale e di servizi in generale la situazione è sensibilmente diversa: accanto ad alcuni settori più “maturi” rappresentati anzitutto da grandi imprese metalmeccaniche del Nord e dalle loro fondazioni, c’è una ben più vasta e variegata moltitudine di medie e piccole imprese di tutti i generi, per la stragrande maggioranza delle quali l’eterogeneità, la dispersione e le piccole dimensioni hanno ritardato la formazione ai livelli medi e bassi di una forte identità storico-organizzativa, per cui la percentuale di imprese che conservano e valorizzano i propri archivi è molto minore. L’ANAI, che dalla sua fondazione svolge come compito statutario un’azione di sensibilizzazione sui soggetti detentori di archivi, ha dedicato molta attenzione agli archivi di impresa e ai loro problemi sul notiziario dell’ANAI “Il mondo degli archivi”, testimoniata dai numerosi articoli, resoconti e recensioni dedicati alla tematica e alle iniziative del settore, e anche questo settore è entrato in anni più recenti a pieno titolo a far parte della nostra associazione.
Seguendo quindi congiuntamente i settori degli archivi economici e d’impresa, l’azione dell’ANAI negli ultimi anni si è svolta mediante numerose iniziative di tre tipi: l’organizzazione di convegni di studio, la creazione di gruppi di lavoro e l’organizzazione di seminari e corsi di formazione e aggiornamento, delle quali riferiremo nell’ordine.
Un’importante serie di convegni nazionali di studio è stata organizzata a Trieste e Udine dall’ANAI - Sezione del Friuli Venezia Giulia, in collaborazione con i rispettivi archivi di Stato e la Soprintendenza Archivistica. Il primo, svoltosi nel 1997, dal titolo “Le carte preziose”, è stato dedicato agli archivi delle banche e ha costituito un aggiornamento significativo delle tematiche del settore già toccate nel precedente convegno del 1989, registrando i notevoli mutamenti organizzativi e tecnologici intervenuti nel settore. Il secondo, svoltosi nel 1999, dal titolo “Le carte sicure” è stato dedicato agli archivi delle assicurazioni ed è stato il primo convegno nazionale su questo particolare tipo di archivi che, dopo aver toccato il tema della storia delle assicurazioni in Italia, ha trattato di alcuni grandi archivi e dei problemi di gestione e valorizzazione, avviando anche a tal fine un proficuo rapporto con l’ANIA. Un terzo convegno dal titolo “Le carte operose”,è stato infine dedicato nel gennaio 2002 agli archivi d’impresa, toccando i temi delle fonti, della ricerca, della gestione e delle nuove tecnologie, sui quali hanno confrontato le loro esperienze numerosi operatori provenienti da diverse realtà. A questi poi, ha fatto seguito un altro convegno organizzato nell’ottobre del 2002 a Napoli e Salerno dalla Soprintendenza Archivistica della Campania in collaborazione con la sezione ANAI - Campania in collaborazione con quella del Friuli, sugli archivi delle banche e degli altri enti economici e in particolare sui loro regolamenti,sia quelli che disciplinano l’attività delle sale di studio che più in generale quelli per la gestione del flusso documentario all’interno dell’azienda, nel quale è anche stata prospettata l’ipotesi di un regolamento organico tipo.
Fra le iniziative dell’ANAI per gli archivi d’impresa vorrei qui citare anche il convegno internazionale dal titolo: “La memoria del cinema: archivisti, bibliotecari e conservatori a confronto”, organizzato a Torino in collaborazione con la Regione Piemonte e l’Amministrazione Archivistica sugli archivi del cinema, nell’intento di stabilire rapporti generali più approfonditi fra le culture e professionalità dei mondi degli archivi e delle cineteche- non solo italiani.

Il convegno, accanto al cinema come documento culturale - il film - si è anche occupato della documentazione archivistica detta “non film”, che rispecchia direttamente le attività imprenditoriali e tecniche di produzione e diffusione, cioè l’aspetto di impresa del cinema, rilevante nell’economia dei paesi più avanzati fra cui l’Italia, specie se si pensa alla recente moltiplicazione dei suoi canali di diffusione. Un’attenzione è stata dedicata anche al tema del film digitale, che presenta aspetti che incidono notevolmente sull’industria della produzione e distribuzione: l’identità, integrità e autenticità, nonché i diritti d’autore sulle diverse componenti del prodotto digitale.
Negli ultimi anni si è registrata anche per le banche e assicurazioni l’accelerazione di un fenomeno tipico della vita delle imprese - la fusione di aziende minori in gruppi sempre più ampi, con la trasformazione delle banche pubbliche in società private e lo scorporo delle fondazioni dalle casse di risparmio - che ha creato nuovi problemi per la sorte degli archivi, soggetti a ristrutturazioni, trasferimenti e concentrazioni. Se a ciò aggiungiamo l’evoluzione tecnologica che ha portato alla gestione in outsourcing degli archivi cartacei, alla loro digitalizzazione sempre più estesa e a sistemi sempre più avanzati di gestione informatica e telematica dei servizi, anche la vita degli archivi risulta, per così dire, molto movimentata e soggetta a rischi che richiedono la maggiore attenzione per assicurarne la conservazione e la corretta gestione. E’ a partire da queste riflessioni che si è organizzato il Convegno internazionale di studi “Riforme in corsa: Archivi pubblici e archivi d’impresa fra trasformazioni, privatizzazioni e fusioni”, realizzato a Bari dalla Soprintendenza Archivistica della Puglia e dall’ANAI in collaborazione con la Cassa di Risparmio della Puglia nel giugno del 2004, i cui atti sono in corso di imminente pubblicazione.
Il convegno, nel quale si sono registrati diversi interessanti interventi e una tavola rotonda sulle problematiche generali annunciate dal titolo, è stato anche occasione della presentazione di alcuni archivi d’impresa pugliesi, la cui valorizzazione può costituire un esempio trainante per tante realtà ancora “sommerse”, diffuse anche al Sud.

Tutte queste iniziative si sono strettamente intrecciate con l’attività del gruppo di lavoro nazionale sugli archivi economici e d’impresa costituito da archivisti di banche, assicurazioni, imprese e istituzioni di ricerca, in gran parte soci dell’ANAI, che si sono riuniti per la prima volta a Milano nel novembre 2000 assumendo il nome di Gruppo Italiano per gli Archivi d’Impresa (GIAI).
Il gruppo che è stato formalmente costituito nel dicembre dell’anno stesso come gruppo nazionale di lavoro dell’ANAI con proprio coordinamento nazionale, aperto alla partecipazione di tutti gli operatori di questi settori, con l’impegno di promuovere occasioni di studio, riflessione e confronto sulla realtà degli archivi d’impresa e di istituire una lista di discussione connessa con il sito ANAI. I temi di discussione prescelti dal gruppo nell’intento di avviare una riflessione sistematica sulla professione dell’archivista d’impresa e una circolazione di conoscenze ed esperienze professionali, sono stati: regolamenti d’archivio (sia come archivio storico che come gestione corrente), profili professionali, segnalazioni bibliografiche e di nuove fonti e archivi d’impresa, resoconti di know how professionale (procedimenti, soluzioni, lavori terminati), segnalazioni di pubblicazioni e attività delle associazioni degli archivisti d’impresa estere che è stato deciso di inserire nella lista.
Il gruppo ha tenuto diverse riunioni a Milano, a partire dalle prime dedicate nel 2001 ai manuali di gestione per archivisti d’impresa, a quella del marzo 2002, in cui si sono individuati gli obiettivi di un censimento degli archivi delle imprese e di studiare opportunità per la formazione degli archivisti d’impresa attraverso strumenti operativi. La discussione sui diversi temi è proseguita nelle riunioni di Genova del maggio 2002, dove è stata prevista la trattazione del tema dei regolamenti nel successivo convegno di Napoli e Salerno dell’ottobre 2002. In quell’occasione il gruppo ha tenuto una riunione in cui ha deciso di avviare la preparazione di una bozza di scheda di censimento degli archivi d’impresa, da progettare anche in collaborazione con la Direzione generale per gli archivi e di redigere un censimento dei censimenti già esistenti. Per quanto riguarda i regolamenti, è prevalsa la tendenza a concentrarsi sull’archivio storico. In tema di formazione per gli archivi d’impresa, si è stabilito di partire da un’indagine sui curricoli universitari  - e non - di formazione degli archivisti d’impresa, per delineare un curriculum formativo ottimale, in collegamento con quanto sta facendo in merito il gruppo di lavoro ANAI sulla certificazione.
Nelle riunioni del maggio e ottobre 2003 il gruppo di lavoro ha suddiviso le proprie attività in due sottogruppi: il primo con il compito di lavorare sul tema dei censimenti e delle ricognizioni, che ha individuato come base di partenza i riferimenti offerti dall’anagrafe commerciale delle Camere di commercio, il secondo con l’obiettivo di proseguire la riflessione sui regolamenti e sui manuali di gestione, per il quale ha raccolto numerosi regolamenti per archivi storici. Nella riunione dell’aprile 2005 si è portato avanti ulteriormente il lavoro in queste direzioni e si è deciso di estendere l’iniziativa di formazione sulle scritture contabili di Torino (di cui in seguito) ad altre regioni e si è progettato l’incontro seminariale sugli “Archivi del mondo Editoriale, problemi e futuro”, poi organizzato dalla Fondazione Mondadori con la collaborazione dell’ANAI a Milano nel dicembre 2005.

Nel campo della formazione, l’ANAI ha svolto negli ultimi anni molte iniziative per mettere a disposizione degli operatori strumenti aggiornati su specifici temi tecnici e professionali direttamente utili per il loro lavoro quotidiano che non trovano adeguato spazio nell’offerta formativa istituzionale (scuole di archivistica degli archivi di Stato e corsi di conservazione dei beni culturali), diverse delle quali sono state dedicate agli archivi d’impresa. A seguito di un accordo tra la nostra associazione e l’Istituto per la Cultura e la Storia d’Impresa "Franco Momigliano" (ICSIM) di Terni, sono stati organizzati a Villalago di Piediluco, due seminari di formazione per archivisti d’impresa.
Il primo, tenuto nell’aprile 1999, “La memoria d’impresa. Storia, archivi, organizzazione, marketing”, ha puntualizzato i temi della storia d’impresa e degli archivi storici non solo come fonti per la storia economica e generale, ma soprattutto come risorsa per l’identità e la cultura d’impresa, presentando organizzazioni e strumenti di archivi di banche e imprese e le relative tecniche di descrizione. Il secondo, dal titolo “Gestire l’archivio corrente di un’impresa” si è tenuto nell’ottobre 2000 ha presentato strumenti metodologici, tecniche di intervento e di gestione dei documenti (dal protocollo informatico ai manuali di gestione) e strategie che consentono all’imprenditore di trasformare l’archivio in un efficientestrumento di lavoro.
Sempre in questa direzione l’ANAI, con l’Archivio di Stato di Genova e la Fondazione Ansaldo, ha organizzato a Genova nel maggio 2002 un seminario su “La gestione dell’archivio corrente. Teoria, criteri, esperienze”, volto a fornire strumenti per le attività di formazione e gestione degli archivi correnti sia tradizionali che informatizzati, presentando l’analisi delle problematiche metodologiche e di esperienze internazionali e nazionali.
Più di recente, l’ANAI - Sezione Piemonte e Valle d’Aosta e la Compagnia di San Paolo hanno organizzato nel febbraio 2005 a Torino un corso di formazione teorica e pratica dal titolo Rivedere i conti. La descrizione archivistica delle scritture, dei registri contabili e dei bilanci di banche e aziende in età moderna e contemporanea” (fino agli inizi del Novecento).
Questa documentazione, presente spesso in grande quantità negli archivi degli enti economici - ma non solo - costituisce una importante fonte storica alquanto trascurata, alla quale manuali e corsi dedicano ben scarsa, se non nessuna attenzione, forse perché richiede una precisa conoscenza delle tecniche e prassi contabili del passato.
Visto il successo e l’interesse riscontrato, si è tenuta una seconda edizione del corso nel gennaio 2006, mentre è’ previsto per l’autunno prossimo un corso dedicato al XX secolo.
Il mondo degli archivi è molto variegato e si articola in molti campi, fra i quali gli archivi d’impresa rappresentano un settore vitale. La breve, e spero non troppo tediosa, esposizione delle nostre iniziative in questo settore che ho presentato mi auguro possa far comprendere come tale vitalità sia resa possibile proprio grazie agli archivisti, che stanno, per così dire, ‘traghettando’ gli archivi da un passato glorioso ad un futuro problematico ma certamente molto interessante e ricco di possibilità.


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