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La settimana della cultura d'impresa
di Magda Marsili

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Da sei anni a questa parte, verso la metà del mese di novembre, si tiene la Settimana della cultura d’impresa, appuntamento promosso da Confindustria che coinvolge l’intero territorio nazionale e che si propone di dedicare alcuni giorni alla promozione e alla valorizzazione di quelle competenze e quelle attitudini al “saper fare” tipiche della migliore imprenditoria italiana.
Museimpresa – Associazione nazionale musei e archivi d’impresa nata nel 2001 e promossa da Assolombarda e Confindustria – ha partecipato attivamente a tutte le edizioni della manifestazione; ogni anno vi prende parte attraverso l’ideazione e l’organizzazione di iniziative mirate a far conoscere musei e archivi d’impresa quali “custodi” privilegiati di memoria storica e di cultura e a dimostrare come la politica culturale aziendale possa, anche attraverso il modello del museo e dell’archivio storico, produrre ricadute positive per l’impresa e per lo sviluppo e la crescita del territorio circostante. Territorio che grazie ad essi diventa meta di riferimento del turismo industriale, producendo effetti virtuosi sull’offerta turistica nazionale.
Considerata la grande visibilità di cui l’intera manifestazione gode, durante la Settimana si viene a creare una condizione estremamente favorevole per coinvolgere un pubblico sempre più ampio e diversificato che, attraverso la partecipazione a eventi di qualità ma accessibili anche ai non “addetti ai lavori” – rassegne cinematografiche, spettacoli teatrali, mostre, presentazioni di libri – può avvicinarsi con curiosità e con un approccio emozionale alla cultura d’impresa, spesso percepita invece come un mondo lontano, poco conosciuto ed estremamente di nicchia.
L’interessamento sempre crescente della stampa nazionale inoltre, con articoli che sottolineano l’importanza di questi nuovi “interlocutori culturali”, ha permesso, tra l’altro, di raggiungere e sensibilizzare un numero importante di imprenditori circa la possibilità di diventare essi stessi, anche attraverso i musei e gli archivi d’impresa, attori e promotori culturali a tutti gli effetti.
Per raggiungere questi obiettivi Museimpresa, oltre ad ideare momenti ad hoc che attraversano idealmente più aspetti della cultura d’impresa, ha sempre cercato il coinvolgimento degli associati, fondamentali per garantire alla manifestazione una rilevanza nazionale. I singoli associati diventano infatti protagonisti nella programmazione di iniziative presso le loro sedi – dalle aperture straordinarie con visite guidate a laboratori, convegni,  mostre – e ciò consente loro un’interazione che alimenta e rafforza lo spirito associativo e il senso di appartenenza a una “rete”.  
Sono quindi le singole realtà museali e archivistiche a decidere se e con quali iniziative partecipare alla Settimana della cultura d’impresa, rendendola ogni anno diversa sia nei contenuti che nei luoghi. Alla luce di ciò, non è possibile fornire un quadro preciso della distribuzione geografica delle iniziative, che vedono protagoniste regioni e città sempre diverse – fatta eccezione per Milano che, in quanto sede dell’Associazione, è normalmente coinvolta nell’ideazione e nell’organizzazione di momenti dedicati alla cultura d’impresa.
Analizzando a ritroso le edizioni mi sembra che la manifestazione si stia affermando sempre più come un appuntamento annuale seguito e da seguire.
Qualche dato. Nella scorsa edizione l’apporto “quantitativo” di Museimpresa al calendario generale della manifestazione è stato di circa una trentina di eventi sparsi sul territorio nazionale, molti dei quali hanno coinvolto il mondo della formazione (scuole, università) e le istituzioni locali, consolidando così un rapporto indispensabile ai fini dello sviluppo territoriale. In questo modo, l’offerta complessiva di Museimpresa ha progressivamente assunto un ruolo rilevante  nella programmazione generale della Settimana della cultura d’impresa, toccando una quota pari al 63% delle iniziative totali che si svolgono nella Settimana; l’afflusso di pubblico che ha seguito le diverse iniziative, inoltre, è stato più del doppio rispetto a quello dell’anno precedente. Naturalmente per una corretta lettura dei dati è necessario tenere conto della crescita del numero di associati e di un prolungamento della manifestazione di due giorni
Al di là dell’aspetto puramente numerico, ma tenuto conto dei risultati, della partecipazione e della molteplicità di attori – pubblici e privati – che puntualmente la manifestazione porta con sé, mi auguro davvero che essa si mantenga e si consolidi nel tempo come un importante momento di riflessione e di confronto su quei valori e quei saperi che hanno appassionato il mondo facendo grande il Made in Italy.
Arrivederci quindi alla Settimana della cultura d’impresa 2008!
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