english version
home
editoriale
primo piano
scheda
ica/sbl
recensioni
link
autori
archivio
credits
 
primo piano
Le facce della memoria. Fotografie, lavoro, persone nell’era di internet
di Manuel Tonolini
Ingrandisci
il testo


Dal 8 al 20 novembre 2009 la Fondazione Dalmine presenta presso il Museo del Territorio di Verdello una nuova edizione della mostra Faccia a faccia, arricchita da testimonianze sul lavoro operaio raccolte dal Museo, che sorge al centro del comune limitrofo all’area siderurgica.
La collaborazione con il Museo del Territorio di Verdello è uno dei risultati di un workshop che il 21 e il 28 novembre 2008 ha riunito studiosi e operatori culturali presso la Fondazione Dalmine per partecipare a Le facce della memoria, un convegno dedicato al rapporto tra memoria, impresa e territorio e alle nuove sfide che la tecnologia ed il web stanno apportando alla condivisione degli archivi fotografici.
Il convegno si è aperto con la presentazione al pubblico di Faccia a faccia, un progetto promosso dalla Fondazione per valorizzare e raccogliere memorie dell’industria e del lavoro attraverso una mostra-evento itinerante e un sito web che presentano ritratti e foto di gruppo tratte dall’archivio storico di TenarisDalmine e dagli album personali di lavoratori, ex dipendenti, familiari, abitanti del territorio.
Faccia a faccia si articola in mostre itineranti, preziose occasioni di raccolta e scambio di immagini e memorie rivolte a lavoratori, familiari e abitanti dei siti industriali di cui riflettono la storia sociale.
Tutte le foto raccolte, insieme a quelle tratte dall’archivio storico di TenarisDalmine entrano immediatamente a far parte di un sito web dedicato: uno spazio interattivo, diretto ai protagonisti delle immagini ma anche a chi studia la storia dell’industria e del lavoro a partire dalla fotografia e dalle memorie.
Da questa duplice esperienza, mostre e web, ha preso spunto il confronto multidisciplinare – la cui trascrizione è disponibile on line – sul complesso rapporto fra fotografia e memoria, nell’epoca del social web e degli archivi condivisi e on line.
Andrea Serino, ricercatore presso il Dipartimento di psicologia – Centro Studi e ricerche in neuroscienze dell’Università di Bologna, ha approfondito il meccanismo psicologico e neurologico del riconoscimento del volto umano fotografato, mettendo in risalto le modalità di interazione che il cervello umano mette in atto quando si trova di fronte a un volto, vero o raffigurato che sia.
Gabriele D'Autilia, responsabile della direzione della Fondazione Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico e docente di fotografia e documentazione visiva e teoria e tecniche dei nuovi media presso l'Università di Teramo, ha sviluppato il tema del rapporto fra memoria privata, memoria collettiva e fotografia.
Marcella Filippa, direttrice della Fondazione culturale Vera Nocentini e studiosa di storia sociale e della soggettività, ha evidenziato la complessità e i limiti della ricostruzione della memoria del lavoro attraverso fotografie d’impresa, puntando l’attenzione sul tema del conflitto sociale e generazionale.
Peppino Ortoleva, docente dell’Università di Torino, studioso dei media e della comunicazione, ha invece messo in evidenza le implicazioni che i nuovi fenomeni come You Tube, Flickr, Facebook esercitano sul concetto di memoria e immagine condivisa.
Su questa scia Serge Noiret, History Information Specialist all’Istituto universitario europeo, ha descritto l’impatto della rete sulla condivisione e partecipazione sociale alle attività memoriali e sulla nascita di una public history.
Dopo questi primi interventi si è aperta la presentazione di progetti di valorizzazione della memoria simili a Faccia a faccia, a partire da Muvi, uno fra i primi progetti italiani di archivio virtuale in progress relativo alla vita quotidiana, presentato da Federico Pedrocchi, giornalista e conduttore di Moebius (Radio 24) e il progetto Storiaindustria.it, un esempio recente di impiego delle risorse web e multimedia per la storia industriale, presentato da Elena Romagnolo.
La tavola rotonda conclusiva ha visto i direttori di tre importanti enti di conservazione e valorizzazione della memoria dell’impresa e del lavoro Luigi Ganapini (Fondazione Isec – Sesto San Giovanni), Alessandro Lombardo (Fondazione Ansaldo - Genova) e Giuseppe Paletta (Centro per la cultura d’impresa - Milano) riflettere sul tema del rapporto fra archivi d’impresa, territorio, collettività.
La settimana successiva, il 28 novembre, un workshop ha messo a confronto operatori culturali, archivisti, docenti e amministratori locali con l’obiettivo di far incontrare soggetti che si occupano di conservazione, studio e divulgazione di patrimoni fotografici, verificando la possibilità di instaurare nuove reti di collaborazioni.
La seconda parte del workshop, grazie alla partecipazione di docenti delle scuole medie superiori e inferiori di Dalmine e Bergamo, ha approfondito le possibilità di sviluppo didattico del progetto.
Grazie ai temi e agli approfondimenti del convegno, al dibattito con il pubblico, al confronto fra operatori culturali, archivistici e didattici e amministratori locali, “faccia a faccia” si è rilevato un progetto esportabile ad altre realtà, e in grado di reggere alle sfide tecnologiche del web 2.0, senza per questo perdere la peculiarità di un progetto nato per la valorizzazione dell’archivio storico di un’impresa in un determinato contesto territoriale.

Torna indietro
 
in primo piano

home editoriale primo piano scheda ica/sbl recensioni link archivio autori credits


Copyright 2009 © Fondazione Ansaldo, Centro per la cultura d'impresa