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Gli archivi della famiglia Feltrinelli
di Lorenzo Pezzica
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Introduzione
La famiglia
Gli archivi


Introduzione

Nell’ambito del progetto di riordino e valorizzazione del patrimonio archivistico che oramai da anni persegue con impegno la Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, dal marzo del 2009 sono stati messi a disposizione per la consultazione una serie di archivi di notevole importanza storica e culturale. Si tratta degli archivi della famiglia Feltrinelli che, per dimensioni e qualità, possono essere considerati tra i più rilevanti per la storia economica, finanziaria, sociale e culturale italiana tra XIX e XX secolo.


La famiglia

I Feltrinelli sono stati una delle più importanti famiglie della borghesia industriale e finanziaria milanese e italiana, ricoprendo un ruolo di primo piano nello sviluppo economico e sociale dell’Italia a cavallo tra l’Ottocento e il Novecento.
Pur avendo eletto, fin dal 1857, Milano a luogo di residenza e di lavoro, l’origine della famiglia non è milanese. La famiglia Feltrinelli è originaria di Gargnano, paese sulla sponda occidentale del lago di Garda in provincia di Brescia, anche se l’origine più antica risale a Feltre, nel Veneto.
Il patrimonio dei Feltrinelli si costituisce inizialmente con il commercio del legname, quando nel 1846 Giacomo Feltrinelli (1829-1913), figlio di Faustino Feltrinelli (1781-1848), fonda la ditta “Fratelli Feltrinelli”, che si amplia poi in modo rilevante in occasione dello sviluppo della rete ferroviaria italiana negli anni sessanta-ottanta dell’Ottocento. Più tardi il patrimonio si rafforzò in coincidenza con la crescita urbanistica e immobiliare sia di Milano sia di altre grandi città italiane, a cominciare da Roma, mentre negli anni novanta dell’Ottocento avviene il primo passaggio delle attività prettamente commerciali ed immobiliari a quelle finanziarie con la costituzione di una banca. Così, dagli inizi del Novecento fino alla Seconda guerra mondiale il centro nevralgico delle attività economiche dei Feltrinelli si sdoppia, prendendo sempre più consistenza l’intervento in ambito creditizio e finanziario.
Il 26 febbraio 1913 muore Giacomo Feltrinelli. Alla sua morte le redini dell’azienda e di tutti gli interessi passano al pronipote Carlo (1881-1935), primogenito di Giovanni Feltrinelli (1855-1896) e Maria von Pretz, che nel primo trentennio del Novecento diventerà una delle figure più carismatiche del capitalismo italiano ed internazionale.
Con la scomparsa di Carlo Feltrinelli, avvenuta nel 1935, la gestione degli affari passa al fratello Antonio che diventa la nuova guida del gruppo fino al 1942 anno della sua scomparsa.
La famiglia Feltrinelli rientra a pieno titolo nella tipologia della famiglia imprenditoriale ottocentesca milanese. I Feltrinelli si presentano infatti da una parte come una famiglia borghese imprenditoriale a struttura allargata e, dall’altra, come un’unità produttiva compatta, capace di realizzare un rapporto stretto di correlazione tra famiglia e impresa tale da giustificare, fin dall’inizio, una forte identificazione tra il nome e l’azienda.
Dalla storia familiare dei Feltrinelli gli aspetti fondamentali che emergono sono quelli della continuità dell’azienda, della coscienza della propria capacità produttiva e dell’etica del lavoro, della ricerca dell’innovazione e del progresso tecnico; aspetti di un’ideologia imprenditoriale che trovano appunto nella famiglia il loro principale veicolo di trasmissione.
Altro elemento fondamentale che caratterizza i Feltrinelli è rappresentato dal palazzo di Via Andegari di Milano. Acquistato da Giacomo Feltrinelli, nella seconda metà dell’Ottocento, il palazzo diventa il centro della vita e della storia della famiglia e delle attività imprenditoriali. Via Andegari non è solo infatti la residenza privata di molti membri della famiglia ma è anche la sede di alcune delle loro società: dalla Fratelli Feltrinelli alla Banca Feltrinelli. Senza soluzione di continuità il palazzo di Via Andegari, dove oggi hanno sede la Fondazione e la casa editrice Giangiacomo Feltrinelli, è stato il fulcro dell’attività della famiglia, insieme ad altre proprietà, in particolare quelle di Gargnano e Roma, che hanno rappresentato anch’esse dei punti fermi nella storia familiare.


Gli archivi

Gli archivi della famiglia Feltrinelli permettono di delineare tutte le dimensioni famigliari sopra accennate.
Riuniti sotto la partizione sistematica denominata "Archivi famiglia Feltrinelli” sono presenti attualmente, presso la Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, otto fondi archivistici costituiti, complessivamente, da documentazione afferente ad un arco cronologico che va dal 1840 al 1954 e composta da 391 buste (per un totale di 2.298 fascicoli e 523 sottofascicoli) e 196 registri:

  1. Fondo Amministrazione Feltrinelli (1840-1954 );
  2. Fondo Giacomo Feltrinelli (1865-1911);
  3. Fondo Giovanni Feltrinelli (1876-1896);
  4. Fondo Carlo Feltrinelli (1901-1935);
  5. Fondo Banca Feltrinelli (1883-1923);
  6. Fondo Opificio di Bernareggio per la lavorazione del legno (1904-1924);
  7. Fondo Società italo-ungherese per imprese forestali (1907-1913);
  8. Fondo Società di costruzioni e imprese fondiarie (1907-1948).

Gli archivi sono aperti al pubblico e i loro inventari sono consultabili on line dal sito della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli.
I documenti conservati riguardano principalmente il patrimonio mobiliare e immobiliare e gli affari finanziari della famiglia; sono poi presenti nuclei documentari che testimoniano sia l'attività professionale di alcuni dei suoi componenti sia l'attività di alcune delle più importanti società costituite dai Feltrinelli.
Il fondo più consistente è quello dell’Amministrazione Feltrinelli, costituita agli inizi del Novecento da Carlo Feltrinelli, con il compito specifico di gestire il patrimonio della famiglia e la cui sede era in Via Andegari. Il fondo, composto da sedici serie, conserva documentazione relativa agli atti notarili, originali o in copia autenticata, relativi al patrimonio mobiliare e immobiliare della famiglia (atti di compravendita, ipotecari, di divisione del patrimonio e riguardanti le successioni ereditarie; ma anche corrispondenza, appunti manoscritti, certificati, disegni e planimetrie degli immobili e dei terreni), alla gestione amministrativa delle società, dei fondi terrieri (precisamente i fondi Remedello, Sorbara e Bresciani, siti nelle province di Brescia e Mantova) e dei numerosi immobili presenti a Milano, Roma, Gargnano e altre località italiane e straniere.
In particolare la documentazione ottocentesca presente nel fondo consente di ricostruire i momenti maggiormente significativi nella formazione del patrimonio familiare.
Nel fondo è presente anche una ricca corrispondenza dei principali membri della famiglia, Carlo e Antonio Feltrinelli, Maria von Pretz, gli eredi di Carlo Feltrinelli (i figli Giangiacomo e Antonella e la moglie Giannalisa Gianzana) e gli eredi di Francesco Feltrinelli. La corrispondenza concerne i rapporti con collaboratori, società, ministeri, istituzioni pubbliche e private, singole persone, istituzioni culturali, associazioni, movimenti e partiti politici, banche, relativamente alla gestione del patrimonio mobiliare e degli affari finanziari della famiglia Feltrinelli. La tipologia documentaria è costituita principalmente da lettere, telegrammi e minute, anche se è presente documentazione di diversa natura, spesso allegata alla corrispondenza oppure a completamento della stessa. Si trovano infatti, convocazioni alle assemblee generali ordinarie di diverse società, ordini del giorno, estratti conto, relazioni e bilanci, ritagli stampa, opuscoli e disegni.
I fondi personali di Giacomo, Giovanni e Carlo Feltrinelli, i tre artefici principali delle fortune della famiglia, testimoniano la loro intensa attività imprenditoriale e professionale. In particolare i fondi di Giacomo e Giovanni Feltrinelli conservano carte del periodo che corre dal 1865 al 1911, arricchendo così la documentazione ottocentesca relativa agli esordi e ai primi importanti risultati imprenditoriali della famiglia.
Di grande rilievo risulta essere poi il fondo Carlo Feltrinelli, articolato in tredici serie, che conserva documentazione di carattere imprenditoriale e professionale, riconducibile ai molteplici interessi e alle diverse attività svolte da Carlo Feltrinelli, insieme ad una esigua ma significativa parte di documenti privati e familiari, che testimoniano di avvenimenti importanti della sua biografia personale.
La posizione e l'importanza assunta da Carlo Feltrinelli negli equilibri del capitalismo italiano, soprattutto nel primo trentennio del Novecento, conferisce alla documentazione del fondo, in particolare quella professionale che ne rappresenta la parte più consistente, un'importanza che va ben al di là dei suoi interessi specifici. Nel fondo infatti è presente documentazione riguardante i suoi più importanti incarichi professionali, la presidenza della Edison, la rappresentanza, per conto del Governo Italiano, alla Reichsbanch di Berlino e la presidenza del Credito Italiano. A questo proposito va segnalato, tra gli altri, l’interessante carteggio tra Carlo Feltrinelli e Carlo Orsi.
Non meno importanti, anche se più lacunosi, i fondi delle società, quali ad esempio quello della Banca Feltrinelli (1915-1918) e quello della Società italo-ungherese per imprese forestali (1907-1913) che conservano ancora in ottime condizioni i rispettivi copialettere.
L’intera documentazione contenuta negli otto fondi archivistici rappresenta sicuramente un'importante fonte non solo per la storia della famiglia Feltrinelli ma anche per la storia economico-finanziaria dell'Italia tra la prima metà dell'Ottocento e la prima metà del Novecento. Documentazione che restituisce alla famiglia Feltrinelli la giusta dimensione storica collocandola tra le famiglie imprenditoriali italiane più importanti di quel periodo.

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