english version
home
editoriale
primo piano
scheda
ica/sbl
recensioni
link
autori
archivio
credits
 
primo piano
Nasce la Fondazione Pirelli per la valorizzazione del patrimonio storico documentario del gruppo
di Chiara Guizzi
Ingrandisci
il testo


L’Archivio storico Pirelli: genesi e storia
La Fondazione Pirelli e le sfide del futuro

L’Archivio storico Pirelli: genesi e storia

L’atto di “riorganizzazione” della memoria storica aziendale che fu all’origine del primo nucleo dell’Archivio storico Pirelli, è dovuto, come spesso accade, a un’occasione celebrativa. Nei primi anni Quaranta, infatti, l’approssimarsi del 75° anniversario della costituzione della ditta, indusse i vertici aziendali a raccogliere un repertorio ordinato ed esauriente di notizie sull’evoluzione storica dell’impresa, divenuta ormai un grande gruppo internazionale. Fu così che all’inizio del 1942 Mario Luzzatto, dirigente di lungo corso, costretto ad abbandonare il proprio posto in azienda a causa delle leggi razziali, fu incaricato di redigere «riassunti storici di varia ampiezza circa lo sviluppo della ditta per le varie circostante in cui essi possono venir richiesti». Il lavoro propedeutico di raccolta delle fonti documentarie necessarie a ricostruire le vicende aziendali dalla fondazione (avvenuta nel 1872) a quel momento portò alla formazione della collezione di documenti che costituisce il nucleo originario dell’attuale Archivio storico. Luzzatto, coadiuvato dal collega in pensione Gaetano Sermattei, passò in rassegna gli archivi dell’impresa e ne asportò i fascicoli o i singoli documenti ritenuti più significativi per il proprio scopo. Laddove non fu possibile estrarre i documenti originali (come, ad esempio, nel caso dei verbali degli organi societari) se ne fecero trascrizioni dattiloscritte, integrali o parziali. Le sempre più frequenti incursioni aeree su Milano, inoltre, indussero Luzzatto a fotografare un buon numero di carte per poter lavorare tranquillamente sulle riproduzioni nella sua casa-rifugio di Baveno, sul Lago Maggiore, dove era sfollato con la famiglia. Il suo lavoro fu provvidenziale, poiché gran parte degli archivi furono distrutti dai bombardamenti che nell’agosto del 1943 diroccarono e incendiarono lo stabilimento Pirelli di Milano-città. Mario Luzzatto fu prelevato dalla sua casa di Baveno e quindi ucciso dalle SS tedesche, con tutta la sua famiglia, nel settembre del 1943. Alla sua morte il corredo di documenti per la Storia delle industrie Pirelli – così egli aveva intitolato la ricostruzione storica avviata – era completo per il periodo 1872-1920, mentre per l’ultimo periodo esistevano solo dei rinvii a documenti individuati ma ancora da estrarre. L’aiutante Sermattei, utilizzando i rimandi e gli appunti del Luzzatto, proseguì la raccolta dei documenti fino agli anni quaranta, attingendo ai giacimenti che gli eventi bellici avevano risparmiato. Nel dopoguerra la raccolta documentaria fu affidata al personale dell’Ufficio posta e archivio che la proseguì anno per anno, ma limitandosi sostanzialmente alla documentazione a stampa prodotta ad uso sia interno sia esterno: bilanci, listini, cataloghi, opuscoli, pubblicazioni pubblicitarie, circolari e avvisi, riviste aziendali. Verso la fine degli anni sessanta, quando la business history prese ad affermarsi anche in Italia, l’Archivio storico cominciò ad essere consultato dai primi storici e ricercatori e nel 1972, grazie all’interessamento di alcuni di loro, fu il primo archivio di impresa in Lombardia a ricevere la notifica di “notevole interesse storico” da parte della Soprintendenza archivistica. Negli anni l’Archivio storico si è arricchito di alcune importanti sezioni, come quelle relative alla pubblicità, alla documentazione fotografica e audiovisiva, o ancora le acquisizioni relative al grattacielo Pirelli e al Progetto Bicocca. Restava però ancora inattuato il passo decisivo verso la realizzazione di un archivio storico d’impresa propriamente inteso: il lavoro di valutazione e selezione dell’ingente patrimonio documentario conservato all’interno degli archivi di deposito del gruppo.

La Fondazione Pirelli e le sfide del futuro

La Fondazione Pirelli si è costituita nel luglio del 2008 per volontà delle tre società leader del gruppo (Pirelli & C., Pirelli Tyre, Pirelli & C. Real Estate) e della famiglia Pirelli. Scopo della Fondazione è promuovere e diffondere la storia e la cultura d’impresa, con progetti di documentazione della realtà aziendale e delle sue trasformazioni – come testimonia il recente reportage fotografico sul lavoro alla Pirelli commissionato al fotografo Carlo Furgeri Gilbert – con iniziative editoriali, mostre, convegni, e naturalmente attraverso la conservazione e valorizzazione del patrimonio storico-documentario del gruppo. Primo atto in questa direzione è stato il trasferimento dell’archivio storico in una nuova sede, situata nel cuore dell’area Bicocca, completamente ristrutturata e attrezzata secondo i più moderni standard per la conservazione, che verrà inaugurata a inizio 2010. Da qui prenderà il via un vasto progetto di riordino, inventariazione e valorizzazione dei fondi archivistici, che avrà come fulcro, oltre naturalmente al lavoro sulla documentazione già acquisita, l’obiettivo di alimentare l’archivio storico con nuove accessioni provenienti dagli archivi di deposito del gruppo. La Fondazione costituirà inoltre il punto di riferimento per l’organizzazione dell’intero sistema di gestione documentale aziendale, sostenendo l’impresa nell’affrontare alcune sfide cruciali e sempre più pressanti della gestione documentale contemporanea (e dunque di ciò che costituirà la nostra memoria futura), prima fra tutte la conservazione e gestione degli archivi digitali.

Torna indietro
 
in primo piano

home editoriale primo piano scheda ica/sbl recensioni link archivio autori credits


Copyright 2009 © Fondazione Ansaldo, Centro per la cultura d'impresa