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Primi risultati della collaborazione scientifica tra Fondazione Ansaldo e Direzione generale per gli archivi
di Ludovica de Courten e Antonella Mulè (Direzione generale per gli archivi-Servizio III Studi e ricerca)

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L’interesse ormai più che trentennale dell’Amministrazione archivistica per gli archivi di impresa ha preso corpo in numerose iniziative ricordate recentemente su questa stessa rivista da Paola Carucci.
Le riflessioni condotte in questo ed in altri interventi da rappresentanti dell’Amministrazione archivistica relativamente agli archivi d’impresa avevano portato a concludere che si trattava di alimentare, presso le industrie, una diversa cultura dell’archivio, in quanto «sostenere la conoscenza del patrimonio culturale delle imprese equivale a diffondere la cultura della conservazione».
Appare sicuramente come una concreta attuazione di questo programma la collaborazione, già avviata in anni precedenti e formalizzata con una apposita convenzione siglata nel 2005, tra la Fondazione Ansaldo, divenuta nel 2000 Archivio economico delle imprese liguri, e la Direzione generale per gli archivi, ai fini della salvaguardia e valorizzazione del patrimonio archivistico prodotto dal mondo imprenditoriale ligure.
In particolare la Direzione generale per gli archivi riaffermava nell’ambito dell’accordo la propria intenzione di sostenere e valorizzare l’esperienza e l’attività della Fondazione Ansaldo, rivolte alla tutela e alla promozione della memoria storica delle imprese e del mondo del lavoro.
I tre inventari di alcuni tra i maggiori complessi documentari conservati dalla istituzione ligure – Archivio Finmare, Archivio Gerolamo Gaslini, Archivio Francesco Manzitti - pubblicati negli ultimi mesi sotto il patrocinio della Direzione generale per gli archivi e in stretto contatto con il Servizio III - Studi e ricerca, rappresentano un primo risultato di tale collaborazione tra pubblico e privato basata sulla cooperazione tra forze culturali e finanziarie e sulla condivisione di principi teorici e metodologie di ordinamento e descrizione.
Scopo dell’impresa editoriale è diffondere la conoscenza dei fondi archivistici prodotti da imprese e attori economici della Liguria, acquisiti e conservati presso la Fondazione Ansaldo oppure presso altri soggetti, come nel caso dell’Archivio Gaslini conservato dall’omonima fondazione.
La Fondazione Ansaldo ha curato l’ordinamento delle carte e la stesura degli inventari; da parte sua la Direzione generale per gli archivi ha contribuito con la propria competenza scientifica e con l’esperienza di un cinquantennio di attività nel campo delle pubblicazioni archivistiche.
Sono stati discussi alcuni aspetti metodologici derivanti dalla peculiarità dei fondi archivistici oggetto degli inventari:

  • l’Archivio Finmare, prodotto da un gruppo societario privato sorto nell’ambito di un progetto statale di riorganizzazione e razionalizzazione dei servizi marittimi, comprende sia la documentazione della holding e delle aziende da questa controllate che le carte di quattro società in un primo momento solo partecipate dalla Finmare, la cui documentazione è confluita nell’archivio della capogruppo;
  • l’Archivio Gaslini riunisce documentazione relativa alle diverse iniziative dell’imprenditore ligure e alla sua attività filantropica e infine carte di carattere personale;
  • l’archivio di Francesco Manzitti testimonia dei molteplici incarichi da quest’ultimo rivestiti quale presidente di enti di importanza centrale nella vita economica italiana a partire dal secondo dopoguerra.

Si tratta di fondi dalla natura e dalle caratteristiche assai diverse per la specificità dei soggetti che li hanno prodotti:

  • un’impresa privata che ha operato come strumento dello Stato imprenditore svolgendo un compito di interesse pubblico;
  • un industriale tra i più importanti del Novecento italiano, proprietario di una conglomerata costituita da diverse decine di società controllate o partecipate, la cui attività commerciale e industriale spaziava dal comparto agricolo a quello alimentare, dal bancario all’immobiliare, e che ha offerto nello stesso tempo un servizio di utilità sociale attraverso la fondazione dell’Istituto pediatrico Giannina Gaslini;
  • un manager infaticabile come Manzitti, che negli anni cinquanta compare tra i dirigenti e soci di numerosi enti, organizzazioni e associazioni nonché di un importante organismo ministeriale quale il Consiglio superiore della marina mercantile.

La prima questione metodologica cui è stato necessario dedicare un’attenta riflessione è stata quindi la corretta impostazione della struttura di ciascun archivio, anche in considerazione del fatto che sono prevedibili ulteriori incrementi del materiale; in particolare per l’Archivio Finmare è stata scelta una numerazione a serie aperta per accogliere possibili versamenti di carte tuttora in possesso della società Fintecna, che gestisce la liquidazione. Sono stati inoltre presi in esame i diversi sistemi di protocollazione delle carte e di smistamento delle pratiche agli uffici.
Nell’articolazione delle serie si è affrontato il problema di come rappresentare la complessità degli ambiti di intervento dei soggetti produttori distinguendone i diversi settori di attività; in particolare per gli archivi Gaslini e Manzitti si è cercato di restituire la forte impronta data alla gestione delle carte da parte di due personalità di rilievo.
Riguardo ai criteri redazionali e descrittivi la collana Strumenti della Fondazione ha accolto in linea di massima i suggerimenti del Servizio studi e ricerca della Direzione generale per gli archivi, che è ben lieta di questa occasione di colloquio con un soggetto privato impegnato nel settore, in quella prospettiva di elaborazione di programmi comuni tra soggetti pubblici e privati che costituisce obiettivo centrale della Conferenza nazionale degli archivi che si è svolta dal 19 al 21 novembre 2009 .
In tale prospettiva la funzione dell’Amministrazione archivistica deve essere sempre di più quella di fornire consulenza scientifica e svolgere quel ruolo di coordinamento delle attività di ordinamento e inventariazione che, a fronte di un crescente policentrismo nella conservazione degli archivi storici, potrà garantire l’adozione degli standard internazionali e favorire l’elaborazione di criteri nazionali per la descrizione archivistica.
A sostegno di questa funzione l’Amministrazione sta mettendo a punto un importante strumento per creare un punto unitario di accesso alle banche dati archivistiche on line, il Sistema archivistico nazionale, al cui interno è prevista un’area tematica dedicata agli archivi d’impresa nella quale troveranno posto le descrizioni dei fondi conservati presso la Fondazione Ansaldo.
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